Registro delle opposizione per tutti

Stanchi delle telefonate di marketing? Iscrivete il vostro numero al Registro delle opposizioni per non essere chiamati a tutte le ore del giorno da improbabili venditori. Da oggi, grazie ad una nuova legislazione in materia che ha avuto una lunghissima preparazione, si possono iscrivere al RdO anche i numeri di telefonia mobile.

Forse non è la fine delle chiamate moleste (per offerte energia e telefonia possono comunque disturbarvi, non si sa bene perché), ma ci sarà una forte limitazione del telemarketing selvaggio.

Sia i numeri cellulari (circa 76 milioni di utenze) sia i numeri fissi (circa 15 milioni) possono iscriversi gratuitamente al Registro delle Opposizioni, lo scudo pensato per limitare le telefonate commerciali indesiderate.

L’iscrizione volontaria a questo registro comporta due risultati immediati:

1) tutti i numeri telefonici diventano contattabili per contratti e proposte commerciali solo se hanno dato consenso esplicito a ricevere le offerte;

2) i consensi a ricevere chiamate commerciali, espressi fino a un secondo prima dell’iscrizione nel Registro delle opposizioni, sono annullati.

Sarebbe stato perfetto se la Legge fosse intervenuta anche sulla raccolta dei consensi, ad oggi fumosa e con tattiche ingannevoli e spesso l’utente rilascia il consenso a ricevere chiamate commerciali pensando di dare il consenso ad un’attività necessaria per avere il servizio richiesto. Il consenso per le chiamate di telemarketing dovrebbe essere specifico e chiaro nella sua richiesta.

La norma vale anche se i call center chiamano dall’estero, da paesi extra-europei.

Nella legge c’è una disposizione chiara: sono i titolari delle campagne promozionali, i gestori telefonici, a rispondere anche in solido del mancato rispetto della volontà dei cittadini a non essere contattati. Poi saranno i gestori a rivalersi su call center “infedeli”, che violeranno il divieto opposto dagli utenti a essere contattati.

Fino a ieri si poteva esprimere la propria volontà a non essere contattati tramite il registro delle opposizioni e solo per le numerazioni inserite negli elenchi pubblici. Da oggi avviene il contrario: tutti i numeri si possono iscrivere al Registro delle Opposizioni e non è più il cittadino (iscritto al Registro) che deve dichiarare di non voler essere contattato dai call center, ma scatta l’obbligo per l’operatore che lancia una campagna promozionale a informarsi sui numeri che può contattare consultand il Registro delle opposizioni. Se i numeri da contattare sono iscritti al Registro delle opposizioni, li deve cancellare e non li può fornire ai call center. Gli operatori devono consultare il Registro e controllare le proprie liste di numeri una volta al mese o tutte le volte che avviano una campagna.

Come iscriversi al registro delle opposizioni

Di come effettuare l’iscrizione al Registro delle Opposizioni ne abbiamo già parlato e la procedura non è cambiata. L’operazione è gratuita per tutti i numeri. Può avvenire tramite telefono, mail o sito del Registro delle opposizioni gestito dalla Fondazione Bordoni, ente di studio e ricerca, a servizio della pubblica amministrazione e in particolare del ministero dello Sviluppo Economico.

L’iscrizione del numero di telefono viene registrata entro un giorno lavorativo dal ricevimento della comunicazione da parte della Fondazione, ma l’efficacia può slittare di 15 giorni (per il numero telefonico) o di 30 giorni (per l’indirizzo postale). Può succedere, infatti, che una campagna promozionale sia stata autorizzata un giorno o due prima dell’iscrizione di un numero: in quel caso, per i successivi 14 giorni, la società che sta effettuando una promozione può regolarmente telefonare al numero o inviare pubblicità all’indirizzo iscritto al Registro delle Opposizioni.

Nel caso in cui, il responsabile di una campagna promozionale usi liste con numeri di telefono iscritti al Registro delle opposizioni – le cosiddette liste “non consensate” – in base al Regolamento europeo sulla Privacy dovrà pagare una multa fino a 20 milioni di euro o, se il fatturato annuo supera questo importo, pari al 4% del fatturato annuo.

Per agevolare l’iscrizione al Registro, la Fondazione Bordoni metterà a disposizione degli utenti un numero verde gratuito per i numeri fissi e un numero per i cellulari.

Per l’iscrizione tramite mail o web, verrà predisposta una procedura semplificata che consenta alla Fondazione di verificare che chi iscrive il numero, sia in possesso dell’utenza e non iscriva, ad esempio il numero di un’altra persona.

L’iscrizione al Registro comporta in automatico l’azzeramento dei consensi rilasciati dal titolare del numero di telefono a essere contattato per comunicazioni commerciali. Questi consensi possono essere stati rilasciati in modo consapevole o in modo inconsapevole, come scritto poco sopra. Con una sola eccezione: i consensi dati per i contratti di servizi utenze come luce, gas, acqua, telefonia per i quali ci sono 30 giorni per confermare al gestore il consenso a continuare a utilizzare i propri dati a scopi commerciali.

È prevista l’iscrizione automatica dei numeri fissi riservati al nuovo Registro delle Opposizioni. Tuttavia, manca ancora il decreto del ministero dello Sviluppo economico per il passaggio automatico dei15 milioni di numeri fissi riservati dai gestori telefonici alla Fondazione Bordoni: il decreto deve precisare le modalità di iscrizione automatica. La mancanza di questo decreto, però, non impedisce l’attivazione del nuovo Registro. Tanto meno impedisce ai numeri fissi riservati di iscriversi in modo autonomo, senza aspettare di essere inseriti nel Registro automaticamente.

Chi è già iscritto al vecchio Registro delle Opposizioni – circa 1,3 milioni di utenze – verrà “migrato” in modo automatico nel nuovo registro. L’iscrizione automatica, impedisce la cessione a terzi dei dati, ma non cancella in automatico i consensi pregressi dati dagli utenti a società/aziende per l’utilizzo dei propri dati. Perciò per la cancellazione “globale” è necessaria confermare l’iscrizione al Registro, con modalità semplificata.